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Eros, l'attrattore trascendente

Eros, l'attrattore trascendente

di Tiziana Coda-Zabet

(Operatrice di Biodanza; conferenza tenuta al Congresso mondiale di Biodanza del 2008).

Il potere di Eros di re-ligere. Eros il più bello degli dei, colui che lacera le membra e nel petto di ogni uomo doma il cuore e il saggio volere (Teogonia)
La vita e' un attrattore biologico nel caos cosmico (Rolando Toro).

Attrattore: un termine che proviene dalle scienze fisico-matematiche e designa una forza che, nelle zone dissipative, di passaggio da uno stato all’altro, le zone in cui si verificano delle turbolenze, in cui si crea il caos, ha la capacita' di attrarre intorno a se' le molecole e di dare loro una nuova forma.
Nella nostra vita ci sono dei momenti importanti in cui entriamo in un cambiamento, in un caos, e, dopo un periodo di tempo di smarrimento, sentiamo che incomincia a delinearsi qualcosa di nuovo dentro di noi. Sono dei momenti di rinascita, che avvengono proprio grazie alla presenza di questi attrattori dentro di noi
Il desiderio di questa chiacchierata e' celebrare insieme la nascita dell' uomo e della donna.
Da molte parti si sostiene chel'essere umano non e' ancora nato. A me piace pensare che sia in cammino per divenire se stesso, e che ora sia in procinto di compiere un passo evolutivo (come avviene sempre nei momenti di crisi) per quel che riguarda la crisi di identita' maschile e femminile.
E' il momento di passare dall';uomo pensante di Cartesio, dall'homo cogitans del cogito ergo sum (penso dunque sono), all'uomo amante della Biodanza, all'homo amans dell'amo ergo sum (amo dunque sono). Dalle finte certezze della razionalita'; alle incertezze totali della vita come io la conosco, come SOLAMENTE posso conoscerla, nel mio CORPO. L' unico modo che ho di conoscere la vita e' attraverso il mio corpo, i miei sensi, la mia esperienza. E qui non ci sono piu' certezze: niente reciprocita', niente economia, nessuna rassicurazione ne' garanzia;
IO AMANTE sorge quando non pongo piiu' condizioni preliminari, quando amo senza esigere di essere amata, quando mi dono. E mi dono dalla mia essenza, riconoscendo l'essenza dell'altro, amo non perche' l'altro e' bello, gentile, intelligente, ricco, perbene, AMO SENZA SAPERE PERCHE' e solo quando si risveglia l'affinita'; biologica istintuale. L'amore di cui sto parlando non e' amore romantico, il rassicurante amore-affetto, non e' amore cortese rinascimentale, ma l' erotismo di Pan incarnato nei nostri corpi, nei nostri succhi, nel sudore, nel sangue , nello sperma, nei nostri odori, nelle nostre posizioni erotiche (che solamente viste dall' esterno possono sembrare pornografiche), nelle nostre frenesie e nelle nostre paure, nella brutalita' e nella violenza.
E' l'erotismo che fa anima .
E l'anima si nutre dell'oscurita' delle valli, della vertigine dell'abisso, del primordiale, l'incerto, l'essenziale, lo scarno, il misterioso, lo sfuggente, il rischioso. E aborre tutto quello che vuole addomesticarla: la sicurezza, le comodita' il controllo, le regole, il lusso, l'inutile; e tutto quello che vuole distrarla: l' iperstimolazione, la fretta, il sovraccarico, il rumore.
E' l'erotismo che MI APRE, fisicamente e psichicamente, chiedendo LA RESA alla passione, all'altro, ai misteri della vita. E' l' erotismo che trascende il mio ego APRENDOMI L'ACCESSO AL DIVINO, nel momento in cui mi smarrisco, mi perdo, dove l'orgasmo e' il luogo in cui si celebrano i riti dell'eternita' della specie, un luogo di trascendenza incarnata. Questa e' le premessa per sapere dove stiamo andando. E voglio iniziare richiamandomi alla mitologia, al mito della nascita di Eros. Eros nasce da una donna e da un dio: in un banchetto, in una festa degli dei in onore di Venere, c'era un dio bellissimo, Poros, che significa l'attraversamento, l'andare oltre, e una donna, una mendicante, in un angolo, che assisteva al banchetto degli dei, sentendo un' attrazione fortissima per il dio Poros. Il nome di questa donna era Penia, la mancanza. E quando Poros, inebriato dal nettare e dal vino, si addormenta, Penia si avvicina e si congiunge con lui.
Da questa unione nasce Eros, il dio che coniuga gli uomini e gli dei, che va oltre il senso di mancanza che c'è nella vita degli umani, per attraversare, attraverso stati di coscienza ampliati, alterati, il nostro ego.
Eros e' il dio che nasce dalla nostra ricerca, dal nostro bisogno di ricercare incessantemente nella vita e di diventare uno, di andare oltre il nostro piccolo, limitato ego. In questo senso Eros e' anche una guida alla conoscenza, come dice Platone. La forza che ci spinge a cercare, a conoscere, a non essere mai soddisfatti di quello che abbiamo ottenuto, a ripartire ogni volta di nuovo.
Nella vita, nella natura intorno a noi e dentro di noi, nel mondo, Eros e' una grande forza fisica, biologica; e'la forza di attrazione che esiste in tutte le forme di vita, e' la tensione che unisce le molecole dell'acqua. Tensione significa tendere verso, movimento di avvicinamento all’altro.
La mia dentista mi ha spiegato che questa forza agisce anche tra i nostri denti: quando manca un dente, tutti gli altri migrano per essere vicini l'uno all'altro. Interessantissimo, vero? (La mia dentista e' una biodanzante!).
E' l'attrazione che esiste tra gli esseri umani, e che trasforma. Trasforma ogni individuo e trasforma la specie.
Biologicamente Eros e' una forza che da' la forma, differenziando il maschile dal femminile. Questa forza agisce nel feto, il quale nelle prime otto settimane e' androgino, per poi iniziare il processo di sessuazione in cui compaiono prima i caratteri sessuali primari (organi genitali e ghiandole sessuali), poi i caratteri secondari (forma del corpo e del viso), e infine i caratteri terziari, che continuano a formarsi nelle prime fasi della vita (corrispondenze psicologiche). Io sono donna fisicamente e psicologicamente, anche nei miei pensieri, nei miei sogni, nella mia danza, nella mia intuizione; sono donna nelle mie preferenze, gli abiti, le abitudini di vita....
Quindi si vede bene, nella biologia, il processo di formazione del maschile e del femminile, che deriva da questa forza che pre-esiste, esiste gia' quando siamo androgeni, e dalla nostra prima cellula.
In Oriente questa forza viene riconosciuta come una forza magnetica. Gia' Esiodo diceva che era la forza che tiene insieme l' universo. Nelle tradizioni orientali e' vista come un fluido da cui derivano la sfumatura dello yin e dello yang, queste forze differenzianti della sessualita' del maschile e del femminile.
Interessante che questo fluido sia riconosciuto in tutto il corpo, ma la sua sede sia vista nel respiro; effettivamente nell'orgasmo il respiro cambia completamente. Questa forza nasce nello sguardo e si manifesta nell' attrazione, sottoforma di luce. Pensiamo ai nostri occhi, com' erano quando eravamo innamorati per la prima volta, e poi nelle volte successive! Luminosissimi!
E dallo sguardo passa a pervadere il sangue. Le frasi degli innamorati ..Ti ho nel sangue ... hanno dei riferimenti ben precisi!
Quindi l'amore e' un processo che arriva nel sangue pervadendo tutto l'essere. Effettivamente quando siamo innamorati non sappiamo quale parte del nostro corpo ami, e quale no. Quindi l' amore e' anche un processo integrante.
Addirittura abbiamo insegnamenti esoterici che ci sostengono in questa tesi: Paracelso chiamava questo "fondo iperfisico" ( non dimentichiamo che Eros pervade tutto l' esistente) Lux naturae, luce della natura, vita della vita.

Vedete che sono i termini che noi usiamo in Biodanza; quante volte in Biodanza diciamo "portiamo piu'" vita nella vita..
Nell'Orfismo, una religione iniziatica, si parlava di questa forza come dell' anima del mondo.
E arriviamo a quello che accade in noi, quando viviamo in uno stato di erotismo diffuso. L'erotismo diffuso e' un modo di vivere, quello che intende Rolando quando parla di orientare la vita verso il piacere.
Quando noi accettiamo di vivere in questa modalità in realtaà accettiamo di abbandonare il controllo nella nostra vita, di entrare, senza contrastarlo, nel flusso della vita permettendo di essere scombussolati fino alle viscere profonde. Noi viviamo in una modalita' di vita ipercontrollata, dove pretendiamo che tutti gli orari, gli impegni, siano ben allineati, al posto giusto e al momento giusto.
Nel momento in cui entriamo in una modalita' di vita che prevede questo erotismo diffuso, nessun controllo e' possibile, o quasi. Questo non vuol dire che diventiamo pazzi, Vuol dire che entriamo nel flusso e nel ritmo naturale della vita, che non stiamo più contrastando il flusso naturale degli eventi.
James Hillman ci ricorda che controllo deriva dal latino: contra rotulum, cioè il controllo impedisce che gli eventi rotolino nel loro senso naturale. E' molto importante che questo sia chiaro per noi Biodanzanti, per non essere presi per dei farneticanti. Quando parliamo di queste cose non stiamo farneticando, stiamo entrando in una modalita' di vita piu' organica.
Una delle cose che mi hanno fatto piu' piacere in questo Congresso, (no, in realta' tantissime cose mi hanno fatto piacere!), e vedere che tutte le persone intorno a me, i miei allievi, i miei amici, non avevano orologio. E sono alcuni anni che io vivo senza orologio, eppure, arrivo puntuale. Non si sa perche'.
In realta' il nostro orologio interno naturale funziona perfettamente, se noi non siamo sempre la' a contrastarlo con il nostro controllo.
In Biodanza chiamiamo questo con un altro termine: autoregolazione.
Allora se io vivo il mio corpo come un miracolo della vita e lo rispetto e ascolto i suoi messaggi, e ne tengo conto, e inserisco i messaggi del corpo nella mia vita quotidiana, nei miei ritmi di lavoro, nei miei impegni, arriva il momento che stiamo fluendo, e questo e' possibile perché ci stiamo facendo muovere dall erotismo della vita. Psicologicamente, Eros e' anche una forza di destabilizzazione. E' grazie a questa forza che noi ci trasformiamo.

La stabilita' e' una meraviglia, ma se ce n'e'; troppa, e' come se avessimo dentro di noi una preponderanza assoluta dell' elemento terra. Se io ho solo terra sono stabilissima, pero' non mi muovo di qua.
E allora l'eros aggiunge gli altri elementi: aggiunge l' aria con il desiderio, con i sogni da realizzare, che mi prende e alleggerisce la mia terra.
Aggiunge il fuoco, come impeto vitale, come passione della vita, e l'acqua come piacere, come scioglimento dei conflitti, dei nodi.<.> E quindi ci tocca ogni tanto essere destabilizzati.

DOMANDA: Possiamo dire che l'Eros fa da catalizzatore agli elementi? Cioe' li attira?
RISPOSTA: li equilibra, mano a mano. Facilita la trasformazione, ma una trasformazione integrata, perche' come l'eccesso di terra mi immobilizza, l'eccesso di fuoco non mi permette di creare perche' distruggo in continuazione, eccesso di aria mi rende incapace di concretizzare o l' eccesso di acqua mi rende melanconica.
E ancora Eros e' un aspetto della mia vita interiore. Noi lo sperimentiamo quando all'improvviso accade qualcosa che ci rapisce, come nella vivencia dei fauni e delle ninfe di stamattina, qualcosa che arriva improvviso e mi rapisce. Il momento in cui contatto Eros profondamente e' un momento in cui ho coscienza di infrangere me stessa. Nel senso di rompere la mia struttura. In una relazione erotica l'altro non e' simile a me, cosi' saremmo in una relazione di fratellanza, di solidarieta' ma in una relazione erotica l'altro e' diverso da me. E' questo che infrange i miei limiti, mi fa andare oltre. E qui sta la trascendenza dell’Eros, che io vado oltre me stessa.

DOMANDA: Si puo' dire che nell'eros si passa dall'Io al Se'?
RISPOSTA: Io non uso questi termini perche' non sono psicologa, non sono un esperta in questo campo. Ma potrei dire che si passa dall'ego all'essenza, io esco dal mio ego limitato per andare alla mia essenza, che e'essere donna, e all'essenza dell' altro, che e' essere uomo. La nostra sessualita' e' la nostra identita' immediatamente. Noi nasciamo maschi o femmine
Continuando: nell';Eros c'e' una rivelazione per noi: la rivelazione della continuita' dell'essere.
Io come individuo sono un essere discontinuo, nasco e muoio. Nel rapporto sessuale raggiungo un attimo in cui il mio essere discontinuo si fonde con l’essere discontinuo dell’altro, e in quel momento si origina la continuita' della specie, quindi la continuita' della vita. A livello biologico noi diventiamo degli Dei, diventiamo immortali.

DOMANDA: Non capisco molto bene lo spazio che lei da' all'attrazione fra donne, fra uomini. Perche' lei parla dell'erotismo, di trascendenza della specie, ma c'e' anche questa cosa tra lo stesso sesso.
RISPOSTA: ;Certamente, Eros e' ogni forza di attrazione. Poi per la continuazione della specie c'e' bisogno di attrazione di un certo tipo, ma Eros e' una modalita'; della vita, di abitare il mondo, di orientare, di scegliere la nostra vita.

DOMANDA: Il termine re-ligere che significato ha? E' un termine che si usa nella Biodanza?
RISPOSTA: No, e' un termine che ho scelto io perche' rende esattamente quello che intendevo suggerire. Il termine religione deriva da re-ligere, cioe' ri-legare, ogni volta, nuovamente legare insieme, stringere legami >
E' scaduto il tempo del nostro incontro. Volevo ancora dire che la scelta di questo tema vuole essere un mio omaggio e ringraziamento a Rolando Toro, che mi ha insegnato e mostrato la strada per vivere la mia vita con Eros

Trascrizione della conferenza tenuta durante il Congresso Europeo di Biodanza Lignano Sabbiadoro -
Giugno 2008 da Tiziana Coda-Zabet, italiana, insegnante titolare didatta che vive a Torino e lavora dove
la porta la vita.

BIBLIOGRAFIA
Julius Evola - METAFISICA DEL SESSO - ed. Mediterranee
Georges Bataille - L’ EROTISMO - ed. Es
James Hillman - SAGGIO SU PAN - ed. Adelphi
Umberto Galimberti - IL CORPO - ed. Feltrinelli
Umberto Galimberti - LE COSE DELL’AMORE - ed. Feltrinelli
Thomas Moore - LO SPIRITO DEL SESSO - ed. Sonzogno
Michel Onfray - TEORIA DEL CORPO AMOROSO - ed. Fazi
Michel Odent - LA SCIENTIFICAZIONE DELL’AMORE - ed. Urra
Jean-Luc Marion - IL FENOMENO EROTICO - ed. Cantagalli
Erich Fromm - L’ ARTE D’AMARE - ed. Il Saggiatore
Alexander Lowen - AMORE, SESSO E CUORE - ed. Astrolabio



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