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Le mani, messaggere di emozioni e di cure

Le mani, messaggere di emozioni e di cure

di Sandra Salmaso

La Mano agisce le nostre intenzioni guidata dalle nostre emozioni: e quante azioni compiono per noi le nostre mani! Per esempio, quando siamo preoccupati ci consoliamo contorcendo fra loro le mani e quando nasce un amore, il primo contatto avviene di solito tra le mani degli innamorati, così come nella coppia stabile, tenersi la mano crea il ponte per esprimere una tenera intimità. 

Il Tatto è il senso più antico ed il più immediato. Se per esempio una tigre ci stesse per posare una zampata sulle spalle, abbiamo bisogno di saperlo immediatamente! Qualsiasi contatto e variazione nel contatto attiva nel nostro cervello una serie di risposte. Quando tocchiamo qualcosa deliberatamente mettiamo in movimento tutta la nostra rete di recettori tattili. Il cervello legge, come in un codice Morse, i recettori accesi e quelli spenti e registra le diverse sensazioni…
Le mani sono messaggere di emozioni. “Mani in movimento, mani addormentate e mani che si svegliano, mani stanche che hanno perso ogni desiderio. Le mani hanno una storia propria, una bellezza speciale: concediamo loro il diritto di avere una propria Vita, un loro proprio modo di essere, di sentire e occupazioni preferite” scriveva il grande poeta M. Rilke .

Ben si sa che le nostre mani sono un prolungamento espressivo della nostra vita emotiva. Le mani sono messaggere di affettività. “Davanti a mani premurose, affettuose il bambino si abbandona, si apre. Davanti a mani rozze, ostili, si isola, si nasconde , si chiude…” dichiara il grande innovatore della pediatria mondiale F. Leboyer. Tenere le mani ad un infermo o a qualcuno di molto anziano dà sollievo e crea un contatto di sincera vicinanza. E’ una consapevolezza diffusa anche tra coloro che con il tocco lavorano (medici, infermieri ed operatori socio-sanitari) sapere che il semplice fatto di toccare una mano o il braccio di un paziente con un tocco lento e amorevole induce fiducia, rassicura e calma.

Il Tatto è talmente importante nelle situazioni emozionali, che per tranquillizzarci ci tocchiamo in continuazione: ci grattiamo, teniamo le mani appoggiate, ci stringiamo, ci abbracciamo, ci accarezziamo. Il Tatto è un senso che guarisce, ma solo se il Contatto viene dato e ricevuto nell’Amore, nella attenzione reciproca, nel rispetto e nella gentilezza.
E’ qui che si compie un salto di grande Integrazione, attraverso l’affettività.

L’affettività è una delle funzioni psicologiche più perturbate e represse nel mondo razionale, sociale, educativo e politico attuale. Essa si riferisce a come si ama, a ciò che si manifesta come tenerezza, amicizia, altruismo, amore universale, affinità per la vita. E’ una disponibilità, un’inclinazione permanente di cura ed empatia nei confronti delle persone e di tutto ciò che è vivo.

La maggioranza degli educatori, ed anche degli psicologi, non capisce che l’apprendimento, la creatività e la qualità di vita scaturiscono da una fonte comune: l’affettività. Per questa ragione risulta essenziale comprendere il concetto di intelligenza affettiva come fondamento soprattutto nell’educazione.

Questo significa trasformare gli obbiettivi attuali delle distinte tendenze educazionali nell’obbiettivo assoluto: la coscienza etica, la gioia di vivere e l’amore. L’integrazione dell’intelligenza concettuale con l’affettività è l’aspetto centrale di questa proposta.

Senza dubbio, la comunicazione corporea e affettiva non è favorita nella nostra società. I bisogni di tenerezza, sicurezza, cura, sono tralasciati per favorire ritmi di lavoro e di vita frenetici. Lo stress è la reazione di adattamento che produciamo in relazione al costante bisogno di ristabilire l’equilibrio perduto. E’ pur vero che gradi elevati di stress portano ad un deterioramento dei rapporti interpersonali e ad un abbassamento dei livelli generali di efficienza e salute.

Lo stress produce, inoltre, delle rigidità a livello corporeo, le quali provocano la diminuzione dell’energia e della vitalità.
Accade che diventare capace di pausare il ritmo della nostra giornata di attività con il Buon Contatto permette un salto di qualità nello stile di vita enorme. Un abbraccio, una carezza, un tocco discreto ma sentito tra amici e colleghi di lavoro modifica l’umore rendendo piacevole ogni attività. Invece l’ascolto dei ritmi interiori e il rilassamento prodotti da un massaggio affettivo, inducono stati di profonda distensione, che permettono di attivare le funzioni fisiologiche di autoriparazione. Da un punto di vista psicologico, il massaggio permette di sperimentare accoglienza, distensione, rilassamento, aumento del livello di autostima. Tale recupero favorisce un generale miglioramento delle condizioni di salute e dell’umore.

Il massaggio affettivo manifesta proprio la capacità di entrare in relazione con l’altra persona. E il tocco espresso con cura ed empatia aiuta infatti a sciogliere progressivamente i blocchi energetici permettendo il fluire armonico delle energie vitali. Il massaggio attiva sensazioni intense e profonde per questo è importante imparare a massaggiare con rispetto, interesse e amore. Le qualità del tocco affettivo sono la tenerezza, la sensibilità, l’ascolto, la delicatezza, la gentilezza.

E così che le mani “toccano con il cuore….”.



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