| Notizie

UN’ESPERIENZA DI BIODANZA IN CONSULTORIO NEI CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA

UN’ESPERIENZA DI BIODANZA IN CONSULTORIO NEI CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA

Siamo lieti di condividere come Redazione di Biodanza Italia l’intervista rilasciata dalla nostra socia Paola Patellani, che ci ha raccontato la sua bellissima esperienza nell'introdurre la Biodanza nei corsi di accompagnamento alla nascita presso il consultorio pubblico dove lavora come psicologa psicoterapeuta.

Riteniamo che portare la Biodanza in un'importante Azienda socio sanitaria territoriale milanese  abbia un grande valore, e per questo ringraziamo di cuore Paola per il suo contributo.

Paola ha documentato la sua esperienza in modo dettagliato, scrivendo un testo estremamente completo e interessante portando anche una serie di sue utili riflessioni sulla complessità e le strategie da adottare quando si propone Biodanza nelle istituzioni sanitarie.

A fondo pagina, troverete un link che consentirà di accedere al testo completo scritto da  Paola. 

Innanzitutto Paola, come è nata in te l'idea di questo progetto?

 Da quando ho iniziato a frequentare la scuola per diventare insegnante, cioè dal 2015, ho sempre sognato di portare la Biodanza all'interno dell'istituzione in cui lavoro. Era un desiderio che coltivavo da tempo, ma non avevo mai trovato l'occasione giusta per realizzarlo. La svolta è arrivata quando l'ostetrica del mio Consultorio ha richiesto la presenza di uno psicologo per i corsi di accompagnamento alla nascita, come previsto dalla prassi. Ho subito colto l'opportunità, proponendo di partecipare a condizione che potessi introdurre anche la Biodanza.

È stata una scelta audace, perché mi avventuravo in un campo sconosciuto: non avevo esperienza con i corsi di accompagnamento alla nascita né con le colleghe che li conducevano. Tuttavia, era il 2022, un periodo in cui si sentiva forte il desiderio di tornare finalmente a lavorare in presenza dopo la pandemia, e questo entusiasmo ha fatto da spinta per dare vita a questa esperienza.

Quali obiettivi hai pensato di realizzare portando la Biodanza nei corsi di accompagnamento alla nascita?

Gli obiettivi di introdurre la Biodanza nei corsi di accompagnamento alla nascita sono principalmente quelli generali di questa disciplina, che mira a ristabilire una connessione profonda con il proprio corpo. Questo è particolarmente importante in un periodo di trasformazione come la gravidanza.

Un altro obiettivo è quello di incoraggiare il movimento in modo piacevole e coinvolgente e di permettere di contattare in modo graduale e  delicato le  proprie emozioni .

In che modo la Biodanza ha aiutato secondo te le future mamme?

 La Biodanza ha aiutato le future mamme a riscoprire una maggiore leggerezza, elasticità e flessibilità, qualità particolarmente importanti in una fase in cui il corpo cambia.

L'uso della musica e gli esercizi fatti in coppia o in gruppo hanno favorito un'esperienza più armoniosa e libera, creando un ambiente di benessere e socialità.

Nei corsi tradizionali di accompagnamento alla nascita ci sono già pratiche motorie mirate, come gli esercizi sul perineo e il bacino, fondamentali per prepararsi al parto. Tuttavia, la Biodanza ha arricchito questi percorsi, aggiungendo una dimensione emotiva e affettiva.

Come hai strutturato gli incontri?

La strutturazione degli incontri è stata frutto di un'evoluzione graduale. Ho condotto quattro edizioni, e ciascuna è cambiata rispetto alle precedenti, grazie all'esperienza accumulata e alla necessità di adattarmi alla composizione specifica di ogni gruppo. È stato come cucire un abito su misura ogni volta, modellando il programma in base alle esigenze dei partecipanti.

All'inizio, avevo previsto di proporre la Biodanza in pochi incontri, ma con il tempo ho deciso di integrarla in tutti e otto gli incontri del corso di accompagnamento alla nascita. Le sessioni di Biodanza erano inizialmente più brevi, inserite all'interno di un incontro complessivo di due ore. Tuttavia, grazie alla collaborazione con una collega che ha riconosciuto l'importanza e il valore della Biodanza siamo riuscite ad estendere la durata complessiva  del corso di preparazione al parto a due ore e mezza. Questo mi ha permesso di avere a disposizione un'ora intera per la Biodanza.

Ho scelto di essere sempre presente, anche nei momenti in cui non conducevo le sessioni di Biodanza, nonostante ciò non fosse previsto. In teoria, lo psicologo doveva partecipare solo a una delle otto sessioni, ma io ho deciso di esserci sempre. Questo perché sentivo importante far parte del gruppo, anche per osservare e monitorare l’atmosfera e cogliere il "termometro" di ciò che accadeva.

 Ci sono secondo te degli accorgimenti per proporre la Biodanza in questo contesto?

Con un'utenza di questo tipo, è fondamentale evitare che gli esercizi possano portare a una regressione troppo profonda o richiedere movimenti impegnativi dal punto di vista motorio.

Ho scelto di collocare il momento di condivisione all'inizio di ogni incontro, focalizzandomi non tanto sull'esperienza di Biodanza in sé, ma piuttosto sullo stato emotivo delle partecipanti, per permettere loro di esprimere come si sentivano in quel momento.

In questo contesto è necessaria una flessibilità straordinaria, perché, come spesso accade nelle istituzioni, né le utenti né le colleghe scelgono specificatamente di partecipare alle sessioni di Biodanza: le trovano inserite nel programma.

Quali temi hai scelto di portare attraverso la Biodanza?

Inizialmente non avevo un'idea precisa di quali fossero i temi trattati nel corso di preparazione alla nascita, quindi pensavo di condurre sessioni autonome, concentrandomi sul movimento. Tuttavia, ho poi trovato molto utile allinearmi con le tematiche proposte dalle colleghe. Ad esempio, se si affrontava il tema della preparazione al parto, la sessione di Biodanza si focalizzava sul movimento del bacino, sul respiro e il rilassamento. Se invece si parlava dell'adattamento ai cambiamenti e del rispetto dei propri tempi, ho costruito delle scalette specifiche, scegliendo esercizi mirati a rafforzare e integrare i temi trattati dalle colleghe.

Ho letto nel tuo scritto che hai sottoposto dei questionari alle partecipanti. Di che cosa si tratta?

Come da prassi, questi corsi prevedono un questionario di gradimento.  Io ho predisposto un secondo questionario specifico per l’esperienza di Biodanza   che si è rivelato utile per ottenere un feedback prezioso. Grazie alle risposte, ho compreso che gli obiettivi che mi ero posta sono stati raggiunti: a livello fisico, puntavo a sciogliere le tensioni e favorire il rilassamento; a livello psicologico, volevo lavorare sull’umore, considerando le ansie e preoccupazioni tipiche di questa fase della gravidanza. Tutte le donne, nei loro questionari, hanno descritto un senso di libertà e un generale miglioramento dell’umore.

Nel questionario si chiedeva anche se avessero avvertito una continuità fra la parte teorica e la parte di Biodanza, molte hanno risposto in modo affermativo.

E i futuri papà? Hanno partecipato agli incontri?

Gli incontri di preparazione al parto sono difficilmente accessibili per i futuri papà, poiché si svolgono al mattino, orario in cui solitamente lavorano. La loro partecipazione è stata limitata agli incontri in cui si parlava di travaglio e di parto. In uno di questi i papà presenti si sono coinvolti nell’esperienza di Biodanza ed è stata una bellissima esperienza. La loro presenza rappresenterebbe una risorsa estremamente preziosa.

A tuo avviso che cosa è piaciuto di più della Biodanza alle future mamme?

I giochi sono stati sicuramente un grande successo. Ho deciso di inserire due momenti di gioco in ogni sessione, poiché ritengo siano fondamentali per creare un clima di fiducia e per sciogliere le tensioni. Le partecipanti spesso mi hanno riferito che il loro umore cambiava: tornavano a casa più serene e gioiose.

Hanno anche apprezzato molto la libertà delle danze, sentendosi libere di muoversi come volevano, senza paura del giudizio. La musica è stata un altro elemento molto apprezzato, e in alcuni esercizi  non solo loro ma anche le ostetriche si sono profondamente emozionate.

Ma ciò che hanno apprezzato più di tutto è stato lo stare insieme in gruppo, il potersi incontrare, soprattutto dopo la pandemia. Alcune partecipanti venivano da lontano pur di partecipare in presenza.

Una cosa che hanno molto apprezzato è stata inoltre la possibilità di creare un rapporto di fiducia e umanità con il personale sanitario, che spesso viene percepito come distante. Giocare insieme, ridere, toccarsi, fare il trenino, abbracciarsi, ha contribuito a creare un clima di fiducia: “c’è un altro essere umano che sarà al mio fianco durante il parto”.

 E invece c'è qualcosa che è piaciuto meno?

La cosa in cui hanno fatto più fatica come si può immaginare sono stati gli incontri e questo vale anche per le colleghe.

 Attraverso il gioco però si sono tutte sbloccate tantissimo, per esempio il gioco della doccia in cui una donna si mette in centro e altre due “le fanno la doccia” sfiorandola  delicatamente ha divertito molto consentendo alla fine un bellissimo abbraccio di gruppo.

Come valuti l'esperienza? Pensi che la ripeterai?

Il risultato dell'esperienza è stato sicuramente buono. 

Io sto andando in pensione, ma ci sarà un'altra edizione da qui a quando cesserò il mio servizio. Dopo magari valuterò in quale ambito potere riproporre questa esperienza, anche da sola, cioè senza le figure sanitarie e quindi con un taglio differente. 

Mi piacerebbe molto riuscire a coinvolgere in qualche modo anche i papà e le donne arabe che per motivi linguistici non accedono ai nostri corsi.

Siamo molto felici di proporre al seguente link l’intero elaborato della socia e collega Paola Patellani.

L'esperienza qui descritta è un diario di bordo all'interno della proposta pensata e ricalibrata in corso d'opera in base alle situazioni emerse. Una lettura interessante e nutriente per chi opera con la Biodanza all'interno del settore pubblico.

Il ringraziamento a Paola non si limita per questo scritto ma per la sua generosità poiché lei ci ha espressamente richiesto che l'elaborato fosse messo a disposizione di tutti senza restrizioni; questo è un valore aggiunto importante e di ciò la ringraziamo. 

Il Consiglio di Biodanza Italia

Buona lettura. 

UN’ESPERIENZA DI BIODANZA IN CONSULTORIO NEI CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA



Associazione Biodanza Italia ETS APS
Viale Omero, 18 - 20139 Milano | C.F. 97292290158 | Contattaci

seguici su: